Hal BBS – Vita nel mondo della telematica

Parlare di una bbs, oggi che viviamo il boom di Internet, puo’ apparire anacronistico. Ma nel 1987 significava essere all’avanguardia nell’informatica. Pochi appassionati sparsi per il mondo che avevano scelto di fare della telematica un nuovo credo cercavano di mettersi in contatto tra di loro, come naufraghi alla deriva.
Un computer (all’epoca il PC era ancora un lusso per pochi), un modem 1200 baud (parola ormai scomparsa dal lessico informatico), spesso autocostruito, una linea telefonica condivisa con la famiglia, un programma di bbs (o piu’ spesso uno script Procomm o Telix Host) e tanta, tanta pazienza: ecco come nasceva la bbs.
Ore passate a smanettare, a scrivere codice, ad aspettare che qualcuno tentasse la connessione e stabilisse un contatto. Ore di analisi di log, di comandi Hayes (quando lo erano) per testare il modem, di ATD ed ATA per mettersi in comunicazione con gli amici, passando ore a scriversi quello che pochi minuti a voce avrebbero fatto meglio… e di handshakes troppo spesso turbati da spurie sulle linee ancora analogiche e con un MNP5 ancora da venire (e troppo breve da dimenticare…)
Cosi’ i giovani della seconda meta’ degli anni 80, carichi di entusiasmo e di ormoni, passavano il proprio tempo libero: magari esaltandosi per una animazione erotica 4 colori in Basic, o per una immagine Ega, dalle fiammanti 16 (diconsi sedici) sfumature, della loro modella preferita.
Ed e’ cosi’ che in un appartamento del centro di Varese nacque Hal bbs, frutto della passione e dell’ingegno di colui che dovette presto diventare famoso come Brown Fox.
Non siamo qui a fare la storia della bbs, di questa troverete rendiconto altrove, ma per celebrare un’epoca, gli anni ruggenti della telematica, quando ancora questa aveva un’anima e non era un fenomeno anonimo, massificato ed accessibile a tutti, come ora con Internet.
Quel 30 novembre 1987 erano ben poche le persone nella condizione di Brown Fox, oscuri figuri che nel loro piccolo stavano creando un mondo nuovo: ed erano veri e propri guru. Possedere un modem non era da tutti, anche perche’ non era ben chiaro a cosa servisse: ma poco alla volta la voce si sparse e chiunque fosse appassionato di computer capi’ che non si poteva restare isolati nella propria camera, ma che quel maledetto oggetto di plastica e di metallo aveva bisogno di esplorare il mondo.
Chi scrive fece il suo ingresso nel mondo della modulazione/demodulazione pochi mesi dopo, marzo 1988, con un modem a 300 baud dotato di accoppiatore acustico, una vera chicca: pochi scambi di chat con un amico, per poi scoprire, da manifesti affissi nei negozi di informatica di Varese, che qualcuno stava aprendo la strada alla comunicazione. Hal bbs accettava chiamate! 2:331/105, ma che diavolo era un indirizzo Fidonet?
ATD, numero di telefono e via! Un mondo nuovo, un’interfaccia forse non gradevolissima, poche informazioni in cui districarsi (accidenti a tutte quelle spurie sulla linea ed al contascatti!) ed una finestra di login. Dati personali (legge sulla privacy ancora da venire), un mini regolamento, scelta di un alias rigorosamente vietata (a meno di essere uno dei boss della bbs), la propria password e l’assegnazione di un privilegio bassissimo. Una promessa garantiva che il sysop avrebbe letto i dati, verificatane l’autenticita’ (ma quando?!?) e dopo una breve attesa (breve! qualche giorno!) sarebbe giunta l’agognata abilitazione.
Seguivano chiamate continue nell’attesa che qualcuno si decidesse a farsi vivo, a dare un cenno di registrazione avvenuta: giorni in cui il modem poteva tacere, perche’ il sistema era in manutenzione, giorni in cui ci si chiedeva perche’ non eravamo simpatici al sysop, che non voleva averci ospiti in casa sua.
Finche’ “Il tuo privilegio e’ ora Normal, hai a disposizione 25 minuti di collegamento”. Finalmente cominciava l’avventura!
L’offerta, in verita’, era assai modesta: la possibilita’ di scrivere messaggi a qualcuno della stessa bbs, qualche file da scaricare, per lo piu’ programmini basic, immagini e giochini elementari e quel bottone cosi’ intrigante “Chat with Sysop”, perennemente disabilitato o i cui effetti erano ignorati completamente da chi dirigeva la baracca dall’altra parte.
Ma, per quanto modesta, era comunque un mondo da esplorare: cercate di capirmi, mica avevate un motore di ricerca per trovare l’ultima versione della vostra utility preferita. I software si trovavano al massimo nelle edicole, in regalo con qualche rivista, o attraverso pomeriggi di scambio con gli amici: qui si poteva entrare in contatto con tutto quello che gente di buona volonta’ aveva deciso di condividere.
E il loro numero cresceva, in virtu’ del mai tanto odiato “Ratio”, quel perfido meccanismo che permetteva di scaricare solo se avevi provveduto ad uploadare qualcosa. Ogni 5 Kb (il Mb era ancora molto in la’ nel tempo) uploadati avevi diritto a prelevare 1 Kb di materiale. E dove trovare altre cose da inviare? O si tentava di saccheggiare altre bbs (ma anche qui si lottava con il Ratio) o si cercava miseramente di ingannare il sysop con porcherie, evitando di comprimere i programmi con PkARC (eh, si’… Il precursore dello ZIP) per guadagnare qualche byte o tentando l’operazione piu’ indecorosa ed abominevole, cosa per cui si rischiava la radiazione. Uploadare software con CopyRight!!! (tuoni e fulmini!!!)
E poi c’era sempre quel software che si desiderava ardentemente, ma nulla da fare, il ratio scattava inflessibile, nessun altra via che tentare la supplica al sysop a colpi di messaggi, Chat fino all’ultima spiaggia del contatto a voce!
Era questa una forma di incontro ravvicinato del terzo tipo: l’eterea figura del sysop, che altro non era che una sequenza di caratteri che si formavano per magia sul proprio video, prendeva sembianze umanoidi ed entrava nel mondo reale: ma solo pochi eletti potevano giungere a tanto. La privacy del sysop era superiore a quella di un agente segreto, il suo numero privato assolutamente inconfessabile.
E quando si era arrivati al contatto diretto, si tentava ogni ruffianeria per entrare nelle sue simpatie: si parlava di musica, di libri, di studi… di qualunque cosa potesse alzare quel maledetto ratio. Si cercava di entrare nell’empireo della “Dark Side”, quella parte della bbs di cui si vociferava l’esistenza, il paradiso del software: nessuno sapeva se esistesse veramente, forse era solo una leggenda, ma perche’ non tentare?
Senza saperlo, il sysop stava creando le basi per qualcosa di grande. Era inevitabile che avendo a disposizione una bacheca comune, gli appassionati entrassero in contatto tra di loro: vuoi perche’ si cercavano chiarimenti su un programma uploadato, vuoi per un parere di programmazione, vuoi per conoscenze comuni… ma poco alla volta si venne a creare un gruppo. E dove c’e’ un gruppo c’e’ una pizza!
Le pizzate della bbs erano sicuramente l’evento piu’ festoso; il luogo dove si scambiavano idee, proposte, suggerimenti, dischetti da 360kb, dove si associava finalmente un volto a quelle sequenze di caratteri, dove un mito poteva cadere in pochi secondi e nuovi potevano nascerne. La vita per i gestori dei locali non doveva essere semplice: questi strani individui, un po’ carbonari, tutti intenti a parlare con in loro codice segreto di Opus, Maximus, Fidonet, Matrix, Binkley, servendo poche pizze, perche’ gli avventori erano anche maledettamente spiantati e piu’ di tanto non potevano permettersi, perche’, accidenti, bisognava risparmiare per il nuovo modem!
E gia’… Intanto il tempo passava e la tecnologia progrediva: Dopo il V22, il V24, il V32bis e la guerra santa tra Zyxel e UsRobotics per il migliore 14.4Kb…
Che bellezza poter scaricare ad 1.5 Kb al secondo quelle immagini che sempre avevamo sognato! E nel frattempo anche l’hardware della bbs era migliorato. Adesso Hal girava in multitasking, grazie a DesqView, che consentiva al sysop di fare i suoi lavori senza mai tirare giu’ tutta la baracca (beh, “quasi” mai…). Ma il processore era quello che era, il 386 tradiva chiaramente la presenza del sysop in un’altra finestra e diventava sempre piu’ difficile nascondersi alle richieste di chat (“Hmm, che tipo asociale…”).
Nel frattempo erano decollati gia’ da tempo i giochi online! TradeWars, GlobalWars; lo scontro tra utenti della bbs era all’ordine del giorno, cosi’ come la lotta per contendersi la linea. Arrivare prima poteva essere un grande vantaggio per poter giocare il proprio turno con anticipo e questo spesso portava a lotte senza esclusioni di colpi, come i malefici solleciti per buttare giu’ la comunicazione a chi ci aveva anticipato! Piu’ di un’amicizia ha rischiato di franare su quei giochi, dove non vi era rispetto per niente e per nessuno.
Si era nel momento di assoluta popolarita’ del fenomeno bbs: ormai il sysop da solo non bastava piu’ e aveva dovuto aprire alla collaborazione di un CDA, formato dai frequentatori esperti, quelli della prima ora, che ormai erano assurti all’empireo del “No Ratio”, con un’ora di collegamento a disposizione: i files da gestire erano parecchi e diventava necessario dividersi i compiti, ognuno con una responsabilita’ di area diversa.
Nel frattempo gli utenti crescevano a dismisura, al punto che una linea telefonica non bastava piu’… La seconda linea di Hal fu un fatto epocale. Ora si poteva chattare in tre, sysop compreso (quanti anni prima delle Chat Rooms!), le attese per la linea quasi scomparse e le potenzialita’ del programma che mandava avanti tutto (Maximus CBS) erano mozzafiato.
Quanti passi avanti, ed erano passati solo 4 anni da quel pomeriggio di autunno…
Le cene erano diventate un fenomeno collettivo: ormai aderivano utenti di altre bbs, ma ormai in costante contatto grazie alla posta Matrix, una specie di email che varcava la frontiera della bbs per arrivare ovunque nel mondo… Certo, per arrivare in Australia potevano essere necessari anche 7-8 giorni, a furia di hops e di chiamate tra hubs… Ma che importava? In fondo era un progresso eccezionale! E poi che dovevi dire ad un australiano? Tutta la gente che contava era nella tua citta’, al massimo nella tua provincia.
I sysops erano una specie di casta, rispettata e temuta: i cosysops godevano del rispetto degli utenti, dato che erano loro ad intrattenere i rapporti sociali, mentre il sysop manteneva per se’ il duro lavoro dello smanettatore, sempre col cacciavite in mano e l’orecchio alla qualita’ dell’handshake. La famiglia di Hal era cresciuta ad una decina di collaboratori, sempre in contatto tra di loro, pronti a sfidarsi a Trade Wars e a discutere di strategie durante le cene.
La chiamata alla bbs era quotidiana, spesso alla stessa ora (ma la TUT era nell’aria, a rovinare le bollette degli arditi): i turni al gioco, lo scaricamento dei messaggi con BlueWave per una comoda lettura offline, qualche download per controllare cosa era arrivato, una sistematina alle proprie aree di competenza e poi l’hangup, che riportava al mondo reale.
I progressi tecnologici avanzavano: ora Maximus era giunto alla versione 3 e girava sotto OS/2, un salto in avanti clamoroso! Difficilmente la baracca si impiantava ora, e non era piu’ necessaria la telefonata alla sorella del sysop per dire “Dai un calcione a tutto e riaccendi”, quando DesqView aveva esalato l’ultimo respiro tra un thread e l’altro.
Due UsRobotics V34, dalla iperbolica velocita’ di 28.8k assicuravano la banda, mentre un robusto 486/33 garantiva la potenza necessaria: Hal era diventata costosa anche da gestire, ma aveva anche tanto da offrire. Gli utenti erano anche contenti di offrire un modesto contributo spese, dato che il sysop aveva sulle sue spalle tutti i costi telefonici e dell’hardware, offerti generosamente… In cambio l’assillo del Ratio si attenuava, ma si poteva anche avere l’onore di una lettera di ringraziamento da parte del sysop! Le immagini di belle figliole, passate dal vecchio formato GIF a 256 colori al JPG a 32000 , rasentavano la perfezione e grazie alla loro ridotta dimensione potevano essere scaricate in numero sempre maggiore.
Un nuovo gioco era decollato, quel VGAPlanets che porto’ avanti la tradizione di TradeWars, dei Dave Bowman e degli Invader con una nuova generazione di Cyborgs, di Lizards, di fottuti brasileiri! L’universo non era piu’ solcato dalle Imperial Starship della Federazione, ma da instancabili cargo alla ricerca di pianeti di bovinoidi… L’entusiasmo per la navigazione interstellare era rinnovato: almeno fino al giorno in cui un sysop un po’ distratto uccise la madre di tutte la partite e l’hard disk che la conteneva, maneggiando maldestramente un cacciavite. Era il 1994; decine di persone piansero di rabbia e chiesero la testa di colui che per anni li aveva foraggiati. Riusci’ a salvarsi, ma ancora oggi l’evento e’ vissuto come il “dies niger” di Hal.
Questo fu piu’ o meno il periodo dell’apice della bbs. Si arrivava ad una settantina di chiamate al giorno, la comunita’ era ben radicata, addirittura si condividevano i propri racconti, i messaggi piu’ divertenti erano raccolti in un’apposita area, nelle aree files si trovavano cose davvero utili.
Come una specie animale, Fidonet era cresciuta, si era evoluta, aveva conquistato il mondo fino a diventare indispensabile… Ma stava trovano il culmine della propria evoluzione: un altro animale, molto potente, muoveva i primi passi, dapprima ignorato, ma poi sempre piu’ minaccioso.
La nascita di Internet segno’ il declino di questo mondo pionieristico: la telematica ormai aveva spiccato il volo e da club elitario era pronta a massificarsi, sacrificando su questo altare chi l’aveva data alla luce.
Hal fece l’unica scelta possibile: gli accessi calavano progressivamente, non perche’ qualcosa non andasse, ma perche’ il limite evolutivo era stato raggiunto. Nel 1995, 8 anni dopo la sua nascita, Hal passo’ in una nuova dimensione, diventando un sito Internet. I modem tacquero, dove prima l’accesso era segnato da Binkley, poche righe HTML davano il benvenuto a www.hal.varese.it.
Niente piu’ comunita’ di messaggi, ma in compenso un Quake Server, che a lungo mise a dura prova la pazienza delle ragazze dei giocatori, sacrificate nelle lunghe serate di battaglie, imprecando contro quei millisecondi di “ping time” che facevano la differenza in uno scontro.
Cosa rimane, oggi, di quello spirito? Certo, il fascino del pionierismo si e’ esaurito: chiunque puo’ essere online in pochi istanti, i modem non vanno nemmeno piu’ configurati ma sono riconosciuti automaticamente dal sistema operativo ed i nuovi navigatori forse nemmeno hanno mai sentito nominare termini come bbs e Fidonet.
Ma per chi ha vissuto quegli anni, resta una struggente nostalgia, l’entusiasmo di far parte di un mondo che nasceva sotto i nostri tasti, la consapevolezza di aver visto nascere grandi amicizie in quella piccola banda passante.
Ed un sogno, quello di essere sempre accompagnati da quello spirito, da quegli amici, da quella mitica….
Origin: Hal BBS 2:331/105 – A little spot in the world.
Dave Bowman
Hal Bbs Cosysop