Autore: Andrea L.
Data: 27 Mar 94 20:48:07
Antrenor, data 25456 era siderale.
"…antichi reperti dimostrano che
nell’epoca preistorica si produssero gravi scompensi
nell’equilibrio mentale dei primitivi, con tutta probabilita’
dovuti a un precario ordine sociale e interpersonale.
Fu solo con l’invenzione del trasduttore
cerebrotridimensionale ad opera di un brillante ingegnere che
l’uomo pote’ liberarsi dalle proprie angosce e trasformare in
realta’ tutto cio’ che visualizzava davanti ai propri occhi…
Sembra che l’idea venne al geniale scienziato
(a cui la leggenda ha attribuito il nome di Boumann) a causa
della frustrazione prodotta dallo scostamento tra realta’ e
desideri. Le migliaia di ore passate davanti al suo video
terminale (una forma preistorica dei moderni visualizzatori
olografici), combinate ad una vita che si faceva sempre piu’
frustante, produssero la scintilla della sapienza…
Scoperto il segreto della trasduzione il nostro
comincio’ a realizzare esperimenti sempre piu’ complessi.
Svariati aneddoti sono raccontati al riguardo: numerosi furono
gli incidenti di percorso… Celebre e’ quello dovuto ad un
errore di visualizzazione sul suo video, mentre era intento a
produrre la trasduzione di una giovane e procace fanciulla. Un
banale errore di digitazione sulla sua tastiera (forma antica per
introdurre dati, quando ancora la trasmissione mentale era di la’
da venire) produsse la materializzazione di un dotato e focoso
babbuino. Accortosi dell’increscioso errore Boumann tento’
disperatamente di digitare i comandi di annullamento, ma era
troppo tardi e lo scempio fu compiuto.
Forte (!) dell’esperienza introdusse numerosi
controlli sull’input: e cominciarono i successi… Inizio’ a
dilettarsi riproducendo le migliori stelle dell’olovisione e la
sua casa era sempre piena di vita.
Il successo lo colse impreparato: gli amici lo
sommersero di richieste e lui passava ormai il tempo a cercare
immagini sempre migliori. Il sistema richiedeva infatti una
perfezione assoluta dell’immagine: ebbe modo di capirlo durante
un coito con un’affascinante bionda, il cui livello di dithering
era troppo elevato, a seguito di una compressione dell’immagine
eccessiva. Le intense abrasioni che ne risultarono lo portarono a
selezionare con scrupolosa attenzione i prodotti da generare.
Ormai provava di tutto: ottenuta
l’affidabilita’ necessarie si avventuro’ in triple orge, tetton
club, lesbo, anal e sadomaso: nella sua vita regnava ormai la
legge della sperimentazione. Fanciulle sempre piu’ belle e
vogliose, ambienti raffinatissimi, cani, gatti, frutta,
accessori… Nulla piu’ gli mancava…
La leggenda dice che, stancatosi di tutto
questo, elimino’ quanto aveva creato. Realizzo’ un programma che
gli scegliesse la donna ideale tra le migliaia di immagini
selezionate.
Dopo giorni di elaborazione, che lui trascorse
in ascetica attesa, la risposta venne… non volle nemmeno
verificare i risultati.
Pigio’ il tasto di conferma, chiuse gli occhi e
attese. Il consueto mormorio del trasduttore annuncio’
l’elaborazione… poi il silenzio.
Grande era l’emozione, e facendosi coraggio
apri’ lentamente gli occhi.
Era lei! Sapeva che era lei, l’aveva sempre
saputo, il suo primo amore olografico! Non poteva essere altro
che lei eppure, perso nella frenesia della trasduzione l’aveva
sempre trascurata.
Era tutto chiaro per lui, tutto quanto. Gli
orizzonti si erano aperti e la nebbia scomparve dalla sua mente.
Lei sorrise, lui sorrise, si diedero la mano e scomparvero…
Null’altro si seppe piu’ di lui, ma in mezzo a
quanto di leggendario vi e’ in questo racconto, a noi rimane la
coscienza di un grande uomo. Un uomo che ha realizzato il piu’
grande sogno dell’umanita’. Ad imperitura memoria venne creata
una banca dati che contenesse tutte le immagini da lui
visualizzate in quegli anni di lavoro. Il museo, gestito da un
elaboratore che ama presentarsi a chi entra in contatto mentale
con lui col nome di "Hal", e’ meta di contatti
continui… E nel suo cuore piu’ segreto e’ custodita la reliquia
piu’ cara, quell’immagine che cambio’ il corso della sua
esistenza…"
Enciclopedia Galattica